lunedì 26 maggio 2014

Statistiche e contenuti: un binomio possibile?

Oggi ho partecipato ad un webinar dal titolo "Il re e le sue coorti" (sì, con due "o"!), all'interno della Settimana della Formazione organizzata da GT Master Club. Ovviamente il titolo strizzava l'occhio al tanto abusato "content is king" mentre il termine coorte ha propriamente una valenza statistica, oltre che una affinità fonico-metaforica col sovrano in questione (con una "o" sola!).


In questa occasione si è parlato di come adoperare/ integrare le statistiche di Google Analytics, con qualche accenno a Universal Analytics, con la creazione di contenuti che convertono, ovvero che portano risultati concreti da fornire all'azienda che ci dovrebbe ingaggiare come creatori di contenuti.




da blogcampalist.com

Il che mi ha portato a fare tre riflessioni: la prima che per poter convincere i titolari di PMI o i responsabili di marketing delle varie aziende ad acquistare i nostri contenuti occorrono risultati tangibili e quantificabili arrivando a stabilire, grazie alle statistiche, quanto vale un certo contenuto. Dell'operazione "convincimento titolare di PMI affinché adotti il web marketing" ne avevo parlato anche in questo post. Sicuramente questa metodologia (che comincia dall'attrarre nuovi clienti a gestire gli acquirenti di lunga data con contenuti appropriati) potrebbe essere un aggancio in più in fase di proposta di servizio (di cui solitamente si occupano gli account).

La seconda riguarda il tempo che noi writer/ editor abbiamo a disposizione per analizzare tutte queste statistiche, sottolineo approfondite, e i dati che ne scaturiscono: ne abbiamo di tempo, mi chiedo? In questo caso ho qualche dubbio, perché sappiamo bene come l'attività di scrittura sia complessa sia in fase di preparazione che in fase di revisione e controllo. Personalmente ritengo che siano due ambiti un po' diversi fra di loro che meritano ciascuno il suo specialista: l'analista e lo scrittore. Sicuramente una sinergia tra i due è la soluzione ottimale.

Non mi si fraintenda però a proposito della conoscenza dei tools di analisi: è chiaro che è indispensabile conoscere e saper usare lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google, come pure gli Insights di Facebook, per monitorare il nostro lavoro, citandone solo alcuni tra i più utilizzati.

La terza considerazione è che quella proposta rappresenta una delle strategie possibili per creare contenuti utili al vario target di riferimento. Ho parlato dei suggerimenti di Ann Handley a proposito di cosa scrivere quando non c'è nulla da scrivere qui. Ci sono gli aggregatori di contenuti come Feedly, la chiacchierata col titolare d'azienda che ci racconta di un episodio particolare oppure lo spunto di un cliente che ha postato sulla nostra pagina Facebook.

Invece qual è la tua strategia per creare contenuti? Raccontami, sono proprio curiosa!

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